Gli ultimi anni, caratterizzati purtroppo dalle tante restrizioni dovute alla pandemia, hanno incrementato considerevolmente il cosiddetto turismo sostenibile. Obbiettivo? Riscoprire un modo di viaggiare più autentico, lontano dalle masse, ecosostenibile, a stretto contatto con la natura e con noi stessi.
Recentemente abbiamo analizzato approfonditamente il celebre Cammino di Santiago, un percorso che per molti rappresenta spesso la prima esperienza di “viaggio a piedi”. Tantissimi però sono i cammini che, seppur meno noti, meriterebbero maggior attenzione. In questo articolo andremo alla scoperta della Rota Vicentina, un sentiero che, senza esagerare, da un punto di vista paesaggistico, si candida tra i migliori, se non addirittura come il migliore tra i cammini europei.
INDICE ARTICOLO
– PRESENTAZIONE DEI CAMMINI DELLA ROTA VICENTINA
– SEGNALETICA
– QUANDO ANDARE
– DOVE DORMIRE
– DOVE MANGIARE
– COSA METTERE NELLO ZAINO
– SUDDIVISIONE DELLE TAPPE
– DOMANDE FREQUENTI
– CONSIGLI E INFORMAZIONI UTILI
– CONCLUSIONE
PRESENTAZIONE DEI CAMMINI DELLA ROTA VICENTINA
Il termine “Vicentina” potrebbe trarre in inganno. La città italiana di Vicenza non c’entra assolutamente niente. Ci troviamo in realtà nel sud del Portogallo, tra le regioni dell’Alentejo e dell’Algarve. Il nome deriva infatti dal Cabo de São Vicente, punta sud-ovest della penisola iberica.
La Rota Vicentina è un cammino piuttosto recente (2013), costituito da due possibili itinerari ben diversi tra loro. Questi due percorsi si mantengono lontani per la prima metà del tragitto, per poi incontrarsi più volte, condividendo poi alla fine persino alcuni tratti.
– SENTIERO DEI PESCATORI (Trilho dos pescadores o Fishermen’s Trail) = Un percorso quasi esclusivamente costiero, caratterizzato da paesaggi mozzafiato. Ideato lungo i sentieri utilizzati tutt’oggi dalla popolazione locale per accedere alle spiagge e alle zone di pesca. Affianca sul lato ovest portoghese, la selvaggia e desolata costa oceanica dell’Alentejo e dell’Algarve, lungo arenili che si perdono all’orizzonte, capaci di scavare dentro l’animo umano. Si procede a volte direttamente sulla riva, ma la maggior parte del cammino si svolge sulla cima delle falesie che si stagliano di fronte all’oceano. Enormi formazioni di roccia scura si spingono sin dentro l’acqua, divenendo spesso vere opere d’arte plasmate col tempo dalla furia degli elementi. Il fragore delle onde è continuo e accompagna i passi dei viandanti quasi a scandirne l’avanzare. Altro compagno di viaggio inseparabile è il vento, a volte lieve e rigenerante, a volte violento e incontenibile. Valicato poi il Cabo de São Vicente, il percorso prosegue lungo la costa sud e tutto si placa. L’estrema bellezza della natura rimane intatta, ma l’oceano diviene più mansueto, mentre le spiagge invase dai turisti perdono parte di quel fascino legato alla solitudine del luogo.
Il Sentiero dei Pescatori non risulta particolarmente impegnativo per quanto riguarda i dislivelli, che comunque non mancano di tanto in tanto. Le difficoltà sono da attribuire invece al suolo per lo più sabbioso, a volte sottile e compatto, altre volte talmente spesso da far affondare i piedi.
Lunghezza 221 km circa.
– CAMMINO STORICO (Caminho Histórico o Historical Way) = Un itinerario diametralmente opposto al Sentiero dei Pescatori che si svolge quasi esclusivamente nell’entroterra. Attraversa pascoli, terreni agricoli e piccoli villaggi rurali che sembrano riemergere da un passato lontano, quando la presenza umana era ancora marginale. Nonostante la presenza di zone boschive, di torrenti e soprattutto di piccole montagne, il percorso risulta essere piuttosto semplice, adatto quindi anche ai principianti. Il terreno è quasi sempre compatto, lontano perciò dalle difficoltà legate al fondo sabbioso.
Lunghezza 263 km circa.
Attorno a questi due itinerari, nel corso degli anni sono stati annessi tutta una serie di PERCORSI CIRCOLARI (Percursos Circulares o Circular Routes). Ben 24 sentieri brevi ad anello, quindi con partenza e arrivo nello stesso punto, creati con l’intento di promuovere e valorizzare le zone meno turistiche e quindi più autentiche del territorio. Un totale di 263 km che spesso si sovrappongono ad alcuni tratti del Sentiero dei Pescatori.
Quale cammino scegliere quindi? La decisione è ovviamente una questione prettamente personale. Senza dubbi il Cammino Storico pur essendo molto piacevole, presenta panorami comuni a molti altri cammini europei. Il Sentiero dei Pescatori riserva invece paesaggi unici di una bellezza disarmante, che difficilmente lasciano indifferenti i viandanti. La scelta perciò, a mio parere, non è poi così difficile.
In questa breve guida ci concentreremo in particolare sul Sentiero dei Pescatori, cercando di fare finalmente un po’ di chiarezza sulle poche e spesso errate informazioni presenti sul web.
SEGNALETICA
Il percorso è solitamente ben segnalato, nonostante ciò, l’incuria del tempo e l’espansione incontrollata della vegetazione in alcuni tratti, hanno danneggiato o nascosto le indicazioni, costringendo i viandanti a guardarsi a lungo attorno per scovare la strada giusta.
I simboli variano a seconda del cammino che si sta percorrendo.
– linee verdi e azzurre lungo il Sentiero dei Pescatori
– linee bianche e rosse lungo il Cammino Storico
– linee gialle e rosse lungo i Percorsi Circolari
I segnali sono posti principalmente su paletti di legno rettangolari conficcati nel terreno. Altre volte le indicazioni vengono dipinte direttamente su sassi, pali della luce, muretti, insomma ovunque sia possibile.
Nei tratti in comune tra i diversi Cammini, la segnaletica ne indica la presenza posizionando una sopra l’altra le varie linee colorate.
Ad ogni modo, orientarsi non è poi così difficile, specie se si percorre il Sentiero dei Pescatori, dove l’oceano diviene un amico fidato che procede sempre accanto a voi indicandovi la rotta.
Da non dimenticare poi che, indipendentemente dal Cammino scelto, la Rota Vicentina può essere percorsa in entrambe le direzioni. Per questo motivo la segnaletica sarà sempre presente sia di fronte a voi che alle vostre spalle.
QUANDO ANDARE
Gli inverni (da dicembre a febbraio) sono relativamente miti, ma le considerevoli precipitazioni rendono difficoltoso il cammino, sia nei fangosi sentieri rurali interni, che lungo la costa dove il vento non concede tregua.
Il Sentiero dei Pescatori poi non è assolutamente adatto ai mesi più caldi. La quasi totalità del percorso infatti si presenta privo di riparo dal sole. Un sole cuocente che, seppur mitigato dalla frescura del vento, lascia inevitabilmente i suoi segni sulla pelle.
Il periodo migliore è quindi o la primavera o l’autunno. In particolare quindi tra marzo e maggio, o tra settembre e novembre. In questo modo potrete godere di un clima perfetto per camminare evitando allo stesso tempo il cospicuo numero di turisti presenti in alta stagione nelle località costiere.
DOVE DORMIRE
Purtroppo non esistono strutture ideate appositamente per la Rota Vicentina come invece accade per i pellegrini del Cammino di Santiago. Ciononostante le soluzioni sono diverse e molteplici.
Nelle città più grandi o comunque in quelle considerate “tappe ufficiali” della Rota Vicentina, è spesso presente almeno un ostello. Opzione economica e adatta a chi viaggia da solo. Si dorme in letti a castello all’interno di camerate. I bagni sono in comune, divisi tra donne e uomini e dotati di docce calde. Vi sono alcuni spazi comuni e, quasi sempre, sono presenti e disponibili cucina e lavanderia.
Per coloro che preferissero un po’ più di privacy, nessun problema. Ovunque sorgono infatti altre tipologie ricettive. Un’ottima soluzione è rappresentata dagli hostel, il cui nome può trarre in inganno facendo pensare ancora alle camerate degli ostelli. Si tratta in realtà di vere e proprie camere con bagno, spesso gestite all’interno di case private e, proprio per questo motivo, molto curate e pulite. I prezzi poi sono piuttosto economici e per una doppia si aggirano sui 40-50 € a notte. La cucina è presente, ma non sempre utilizzabile se non per operazioni basilari come l’uso del microonde o l’ebollizione dell’acqua.
Se viaggiate in gruppo, un’altra valida soluzione è quella degli appartamenti. A volte le tariffe risultano talmente vantaggiose da essere nel complesso addirittura inferiori a quelle degli ostelli. Solitamente vi sono due bagni e soprattutto è possibile utilizzare la cucina.
Se escludiamo la lussuosa e turistica costa sud dell’Algarve, la presenza dei classici hotel non è così frequente come si possa pensare. I prezzi poi tendono ad essere piuttosto alti e possono risultare addirittura proibitivi in alta stagione. Nei villaggi rurali e nelle zone meno densamente abitate non mancano mai le abitazioni gestite da privati che si differenziano dagli hotel solo per la mancanza di una reception.
Un discorso a parte è necessario per quanto riguarda bungalow e campeggi. Impossibile in questo caso definire un target economico. I prezzi infatti variano enormemente a seconda della stagione e dell’affluenza. Tendenzialmente rappresenta comunque una soluzione economica.
Indicativamente possiamo riassumere:
– Ostello = 15/20 euro a notte a persona
– Hostel, Abitazione Privata o Appartamento = 35/55 euro a notte per camera doppia
– Hotel = 50/80 euro a notte per camera doppia
DOVE MANGIARE
Il Portogallo è un paese estremamente economico se paragonato agli standard europei. Locande, bar e ristoranti offrono spesso menù molto consistenti a 6-8 euro. Se non si hanno poi grandi pretese è possibile saziarsi anche con molto meno. Per farvi un esempio un piatto di vellutata di verdure o legumi costa in media 1,65 euro.
Coloro che percorrono il Sentiero dei Pescatori però, devono essere consapevoli che alcune tappe attraversano zone desolate dove non sono presenti punti di ristoro lungo il cammino. È quindi necessario premunirsi di tutto l’occorrente per un pranzo al sacco e di acqua sufficiente a giungere alla destinazione prefissata. Naturalmente il problema non si presenta quando vi sono cittadine da attraversare durante il tragitto.
La colazione portoghese solitamente è dolce e sostanziosa. In alternativa quasi ovunque sono disponibili anche grandi e gustosi toast al formaggio preparati con un pane rustico casereccio.
Trovandoci sulla costa ovviamente il pesce è uno degli alimenti principali, ma non mancano comunque alternative di altro genere.
COSA METTERE NELLO ZAINO
Soprattutto per coloro che non hanno mai sperimentato la vita da mochilero (zaino in spalla), è più che normale nutrire dubbi e incertezze. Essendo un argomento piuttosto ampio e di fondamentale importanza per la buona riuscita di un cammino, già in passato avevo preparato un articolo di approfondimento: “Come preparare uno zaino di soli 4,5 kg per il Cammino di Santiago”. Sebbene in questo caso si parli della Rota Vicentina, le regole di base e gli indumenti necessari sono sempre i medesimi.
L’unica cosa che vi anticipo è che dovrete portare con voi solo ed esclusivamente lo stretto necessario.
SUDDIVISIONE DELLE TAPPE
Non esiste una suddivisione ferrea delle tappe da rispettare. Vi sono delle indicazioni di massima offerte dall’ente ufficiale del turismo portoghese che delineano un ipotetico itinerario. Nessuno vi vieta però di avanzare più velocemente o più lentamente. L’aspetto fondamentale è ascoltare sempre il proprio corpo.
Sebbene la Rota Vicentina possa essere intrapresa in entrambe le direzioni, ritengo abbia più senso percorrerla da nord a sud. Le motivazioni sono principalmente due:
1- Nel Cammino Storico il punto di arrivo, da cui trae nome il cammino stesso, è da sempre considerato il Cabo de São Vicente.
2- Nel Sentiero dei Pescatori, appena partiti, lungo il tragitto che da Porto Covo conduce a Vila Nova de Milfontes, è purtroppo ben visibile alle spalle, la zona industriale e portuale di Sines. Uno spettacolo che deturpa la meraviglia del paesaggio e resta lì ingombrante per quasi 20 km. Procedendo in senso contrario, cioè da sud a nord si avrebbe quindi davanti agli occhi tale scempio per tutta la tappa.
Per comodità sia nei trasporti che nella logistica, coloro che scelgono il Sentiero dei Pescatori tendono a iniziare da Porto Covo. In realtà il vero punto di partenza si trova ben 7 km prima, precisamente nella spiaggia di São Torpes.
SENTIERO DEI PESCATORI
12 giorni
Porto Covo – 19,5 km – Vila Nova de Milfontes – 12 km – Almograve – 22 km – Zambujeira do Mar – 18 km – Odeceixe – 22,5 km – Aljezur – 19,5 km – Arrifana – 21,5 km – Carrapateira – 16 km – Vila do Bispo – 20,5 km – Sagres – 18 km – Salema – 12 km – Luz – 11 km – Lagos
CAMMINO STORICO
11 giorni
Santiago do Cacém – 18 km – Vale Seco – 23 km – Central do Alentejo – 20 km – S. Luís – 25 km – Odemira – 19 km – S. Teotónio – 17 km – Odeceixe – 19 km – Aljezur – 12 km – Arrifana – 24 km – Carrapateira – 21,5 km – Vila do Bispo – 14 km – Cabo de S. Vicente
DOMANDE FREQUENTI
– Diversi siti e blog presenti online affermano che per Sentiero dei Pescatori si intende solo il tragitto di 70 km che va da Porto Covo a Odeceixe. È vero?
Assolutamente no! Come già detto il percorso lungo la costa inizia poco prima di Porto Covo e termina a Lagos, per un totale di 221 km. Questa informazione errata che circola sul web dimostra purtroppo che spesso chi scrive non ha realmente visitato i luoghi di cui parla, o ancora peggio, non ne ha verificato le fonti attraverso i canali ufficiali.
– In quanto tempo si percorre un chilometro?
Naturalmente la questione è molto soggettiva. Dipende dal proprio ritmo, da quante volte vi fermate. Se fate soste per fare foto o per riposare. In linea di massima però possiamo dire che con una buona camminata si avanza di circa 5 km ogni ora. Se si è in forma e si mantiene un ritmo costante abbastanza alto si può fare anche qualcosina in più, ma raramente si superano i 6 km/h. Se al contrario si cammina con calma o si percorrono alture, di solito si avanza di 4 – 4.5 km/h.
Lungo il Sentiero dei Pescatori nei tratti in cui la sabbia è particolarmente abbondante spesso si fatica a raggiungere i 4 km/h.
– Quanti giorni sono necessari per compiere la Rota Vicentina e quanti chilometri si devono fare ogni giorno?
Entrambi i percorsi della Rota sono concepiti per coprire indicativamente 20 km circa a tappa. Chi ha già affrontato viaggi a piedi sa bene che non si tratta di una distanza particolarmente impegnativa. È necessario tenere ben presente però che qui il terreno sabbioso può rallentare considerevolmente la marcia.
Per esperienza personale posso affermare che una persona in salute può affrontare i primi 20 km senza nessun problema. Dai 20 ai 30 km invece la fatica si fa sentire. Dopo i 30 km il piacere del camminare diviene puro dolore e desiderio di giungere alla meta.
Ovviamente queste sono delle indicazioni di massima che non valgono per coloro che sono molto allenati e abituati a fare trekking.
Indicativamente comunque possiamo affermare che per percorrere il Sentiero dei Pescatori sono necessari 10-12 giorni, mentre per il Cammino Storico 10 -11 giorni.
– Come si trovano gli alloggi una volta giunti a destinazione?
Il modo più semplice e immediato è quello di utilizzare “Booking”, “Agoda” o altre app simili. Solitamente sono presenti tutte le categorie di alloggi. Se si scelgono le strutture private molto probabilmente vi verrà chiesto o l’orario di arrivo o un recapito telefonico in modo che il proprietario o l’incaricato in questione possa venire a darvi le chiavi.
In alternativa si possono anche trovare le strutture ricettive direttamente in loco guardandosi intorno, chiedendo ai locali o cercando su Google Maps. Quest’ultima opzione è molto utile se siete alla ricerca dei pochi ostelli presenti sul territorio.
Per coloro che desiderassero invece pianificare in anticipo gli alloggi è possibile farlo anche attraverso il sito ufficiale della Rota Vicentina. Nella sezione alloggi infatti è presente un elenco di strutture convenzionate prenotabili direttamente online.
– Lungo il cammino vi sono fontane per rifornirsi di acqua?
Il Sentiero dei Pescatori non presenta fonti d’acqua naturale. È quindi fondamentale partire al mattino con la borraccia piena e rivolgersi poi ai pochi punti di ristoro presenti lungo il cammino per fare rifornimento.
– Quanto si spende mediamente al giorno?
Ipotizzando di dormire in ostello o nella camera doppia di un hostel se viaggiate in coppia, fare una buona colazione fuori, pranzare al sacco e sedersi invece in qualche ristorante per cena, si può prevedere una spesa tra i 30 e i 45 € al giorno. Ovviamente si può spendere molto meno o molto di più, dipende esclusivamente da voi.
– Dove si possono lavare gli indumenti?
Quasi tutti gli ostelli sono dotati di lavatrice e asciugatrice. L’utilizzo è a pagamento, ma estremamente economico. Anche gli appartamenti privati dispongono di lavatrice il cui uso è del tutto gratuito. Nelle città più grandi sono spesso presenti le classiche lavanderie o quelle self-service a gettoni. Nella peggiore delle ipotesi, sarete costretti a lavare i vestiti a mano. Se avrete seguito i miei consigli (Come preparare uno zaino di soli 4,5 kg per il Cammino di Santiago) avrete con voi il sapone di marsiglia e uno spago per appendere i vostri indumenti.
– Quali sono i principali problemi fisici che possono insorgere durante il cammino? Come si possono prevenire?
La difficoltà più comune che, prima o poi tutti devono affrontare, è l’insorgere delle vesciche. Molto spesso il problema diviene talmente serio da costringere ad abbandonare il cammino. È necessario seguire alcune precauzioni in modo da ridurre al minimo i rischi:
▪ Portare con sé scarpe comode. Molti consigliano addirittura una mezza taglia in più, soprattutto durante l’estate quando i piedi tendono a gonfiarsi. Mai partire con scarpe nuove a cui non si è ancora abituati.
▪ Indossare calzini specifici da trekking senza cuciture, per ridurre al massimo l’attrito con il piede.
▪ Mattina e sera spalmare vaselina bianca sulla pianta del piede e tra le dita. Questo ridurrà l’attrito e renderà più morbido il piede. Fondamentale che la vaselina sia piuttosto solida. In Italia si trovano tubetti molto economici in farmacia, simili a delle creme, che vanno abbastanza bene. Se trovate la versione in barattolo solido ancora meglio. In Spagna il medesimo tubetto tende ad essere molto più liquido e a lasciare quindi il piede bagnato. In quel caso è meglio lasciar perdere perché si rischia di ottenere l’effetto contrario.
▪ Per nessun motivo indossare i calzini con i piedi ancora bagnati o non del tutto asciutti. Soprattutto se avete appena fatto il bagno nel mare e c’è il rischio che siano presenti anche alcuni granelli di sabbia. Potete stare certi che la sera avrete i piedi pieni di vesciche.
▪ Nel caso in cui compaiano, tutti suggeriscono di bucarle con un ago, facendo scorrere all’interno un filo di cotone. Niente di più sbagliato. Il filo non è mai sterile quindi si rischia di provocare infezioni. Munitevi di ago per siringhe sterile (facilmente reperibile in farmacia anche in loco), e dopo aver ben disinfettato la zona da trattare bucate semplicemente la vescica facendo uscire l’acqua.
A livello muscolare invece le patologie più comuni sono le tendiniti o i dolori relativi a ginocchia e schiena. Spesso sono legati all’eccessivo peso dello zaino che compromette postura e distribuzione del carico. Le tendiniti poi tendono ad essere particolarmente pericolose perché possono guarire solo col riposo assoluto, condizione difficilmente realizzabile durante il Cammino. L’unico modo per andare avanti è stringere i denti e utilizzare antinfiammatori con trattamenti di minimo 5 giorni.
Per cercare di prevenire queste patologie è necessario allenarsi prima della partenza compiendo gradualmente qualche trekking, meglio ancora se con un carico simile a quello che avrete durante il Cammino.
– Esistono servizi di trasporto zaino?
Assolutamente sì. Se si soffre di particolari patologie o condizioni fisiche precarie può rappresentare davvero un aiuto fondamentale. È possibile prenotare online in anticipo tutto il tragitto su Vicentina Transfers. I prezzi sono più cari rispetto a quelli del Cammino di Santiago per una questione puramente numerica. I viaggiatori lungo la Rota Vicentina infatti sono decisamente meno.
Da 1 a 3 tappe = 15 € a bagaglio per tratta
Da 4 tappe in su = 15 € per due bagagli per tratta
Per ogni ulteriore bagaglio si aggiungono 5 € a tratta.
Per tutti coloro che invece godono di buona salute, a mio parere, il servizio non è necessario. Basta seguire qualche semplice accorgimento (Come preparare uno zaino di soli 4,5 kg per il Cammino di Santiago). Lo zaino è parte integrante dell’esperienza che consiste anche nell’essere autosufficienti con il minimo indispensabile.
– La Rota Vicentina può essere percorsa anche in bicicletta?
Il Cammino Storico assolutamente sì, sebbene vi siano alcune parti concepite appositamente per i ciclisti diverse da quelle dei viandanti. Per conoscere più nel dettaglio i percorsi è bene consultare il sito ufficiale della Rota Vicentina.
Il Sentiero dei Pescatori invece, può essere intrapreso solo a piedi. La tipologia di percorso che sale e scende tra le falesie non si presta infatti a nessun genere di mezzo di locomozione.
– Come si arriva dall’aeroporto di Lisbona fino a Porto Covo?
Il modo più semplice e veloce è prendere la metropolitana direttamente dall’aeroporto fino al Terminal dei bus di Sete Rios. Da qui poi un autobus conduce in 2 h e 10 min fino a Porto Covo.
Bisogna prendere la linea rossa da Aeroporto a Sao Sebastião, poi cambiare alla linea viola e scendere dopo 2 fermate a Jardim Zoológico. Una volta fuori guardate alla vostra destra e vedrete già il terminal. Il viaggio dura circa 30 min e costa 2 €.
I biglietti degli autobus a lunga percorrenza possono essere acquistati anche attraverso la comoda app myRNE.
CONSIGLI E INFORMAZIONI UTILI
1- Non è consentito campeggiare ovunque si voglia. Ciononostante ho incontrato diverse persone che viaggiavano con la loro tenda senza incontrare difficoltà. Come sempre vale il buon senso. Difficilmente qualcuno verrà a disturbarvi se vi accampate in una zona isolata, montando la tenda quando si fa buio e smontandola al sorgere del sole.
Minivan, furgoni, camper o simili sono invece tollerati senza restrizioni. Ne incontrerete molti soprattutto lungo le coste dell’Alentejo, dove gli spazi sono talmente ampi da consentire loro di sparpagliarsi di fronte all’oceano.
2- Anche se fa caldo munitevi sempre di pantaloni lunghi, o ancora meglio, di quelli con le gambe che si staccano tramite una cerniera. In diversi tratti si attraversano brevi percorsi di fitta vegetazione che col tempo hanno invaso parte dei sentieri. Alcuni degli arbusti sono spinosi e senza pantaloni lunghi è impossibile uscirne indenni.
3- La tappa Vila Nova de Milfontes / Almograve è piuttosto corta. Volendo si può fare una tappa e mezza fermandosi per la notte a Cavaleiro. In questo caso è possibile risparmiare qualche chilometro evitando di entrare nel centro di Almograve. Giunti a Praia Foz do Ouriços infatti il cammino conduce in città per poi tornare nuovamente nella medesima spiaggia. Si può quindi scendere tramite un piccolo sentiero direttamente sull’arenile e risalire dal lato opposto della falesia per proseguire la Rota Vicentina, risparmiando tra andata e ritorno almeno 3 km.
4- Arrivando da Vila do Bispo a Cabo de São Vicente dovrete affrontare un tratto piuttosto difficoltoso, non adatto certamente a persone anziane o con problemi fisici. Gli ultimi 2 km prima del faro infatti sono caratterizzati da una distesa di pietre ben appuntite. È necessario prestare estrema attenzione mentre si avanza. Una caduta accidentale significherebbe come minimo finire in ospedale.
5- Nel centro di Vila Nova de Milfontes non perdetevi il 18 e Piques. Un localino dove si mangia davvero benissimo a prezzi a dir poco irrisoli.
6- La presenza del vento è costante lungo la costa. Può essere quindi molto utile avere con sé qualcosa per proteggere le orecchie. Le ragazze possono risolvere il problema facilmente con una fascia larga per capelli.
7- Le coste portoghesi sono particolarmente adatte alla pratica di sport acquatici, in particolare a quella del surf. Specialmente in Algarve troverete diverse scuole lungo gli arenili.
8- La guida della Rota Vicentina tappa per tappa non è fondamentale, ma sicuramente può essere molto utile. Per risparmiare peso si può optare per la versione digitale, anche se in questo caso quella cartacea è di dimensioni piuttosto ridotte, quindi il problema non sussiste.
La miglior guida ad oggi resta sempre la seguente:
CONCLUSIONE
Ho percorso il Cammino di Santiago Portoghese e la Rota Vicentina a pochi mesi di distanza l’uno dall’altra. Il confronto nella mia mente è stato quindi inevitabile.
Il punto di forza della Rota Vicentina è sicuramente la straordinaria bellezza dei suoi paesaggi. Uno spettacolo che toglie il fiato e fa sentire piccoli e insignificanti di fronte a una natura selvaggia e prorompente. Il suo punto debole invece è proprio ciò che contraddistingue ed esalta il Cammino di Santiago, e cioè la componente umana. I viaggiatori lungo la Rota Vicentina sono davvero pochi e questo, di per sé, può essere anche positivo. Si sente però la mancanza di quel senso di condivisione con gli altri.
Il Sentiero dei Pescatori poi è decisamente più impegnativo rispetto al Cammino di Santiago Portoghese, non tanto per le alture, quanto piuttosto per il fondo sabbioso che in alcuni tratti rallenta e rende faticosa la marcia. Si affrontano poi anche una ventina di km senza trovare nessun villaggio o punto di ristoro. Risulta quindi fondamentale organizzarsi bene portando con sé tutto il necessario.
Per questi motivi consiglio a chi si approccia per la prima volta a un’esperienza del genere, di iniziare dal Cammino di Santiago Portoghese per poi affrontare con maggior preparazione e consapevolezza la Rota Vicentina.
Qualcuno potrebbe sostenere che alla Rota Vicentina manchi la componente spirituale del Cammino di Santiago. A mio parere non è assolutamente così. Non bisogna infatti confondere la spiritualità con la religiosità, due concetti profondamente diversi. Cosa può esserci di più spirituale di camminare accanto all’oceano, accompagnati dal suono delle onde, circondati da una natura incontaminata?
La Rota Vicentina è un cammino che obbliga a guardarsi dentro. Un percorso denso di bellezza, adattissimo a chi è in cerca di quiete e solitudine. Un’esperienza indimenticabile e carica di emozioni.
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Ho letto con molta attenzione questo articolo che mi sarà molto utile
Ciao Marisa,
sono davvero molto felice che ti sia utile! Per qualsiasi dubbio non esitare a scrivermi, e ovviamente al tuo rientro attendo di sapere com’è andata…
Un abbraccio
Ciao Maurizio, innanzitutto volevo ringraziarti per il tuo eccellente articolo sulla Rota Vicentina. A mio avviso, è uno dei migliori che abbia letto finora sulla Rota Vicentina. Volevo chiederti un consiglio: l’anno scorso ho percorso i primi 300 km del Cammino Francese con un amico, ma purtroppo abbiamo dovuto interrompere il viaggio a causa di un infortunio che ha colpito il mio compagno di viaggio. A metà aprile vorrei fare un altro Camino, ma non me la sento di continuare il Cammino Francese perché il mio amico non ha giorni liberi e vorremmo finirlo insieme. Sono indeciso tra il Cammino Portoghese e la Rota Vicentina. Tendo a preferire la Rota Vicentina perché non voglio spoilerarmi l’arrivo a Santiago del Cammino Francese, ma allo stesso tempo mi preoccupa la mancanza di compagnia sulla Rota Vicentina. Cosa ne pensi? Grazie in anticipo! 🙂
Ciao David,
grazie mille per i complimenti, sono molto felice che ti sia piaciuto l’articolo. Avendo tu già percorso 300 km del Cammino Francese conosci già bene i meccanismi di un cammino. Comprendo che tu voglia terminare con il tuo amico quanto iniziato insieme e sicuramente la Rota Vicentina e il Cammino Portoghese possono essere due alternative validissime. Quale delle due? …difficile decidere perché ovviamente sono molto diverse, ma entrambe meravigliose. Dipende moltissimo da te, da ciò a cui dai maggior importanza. Aprile è un mese validissimo per fare la Rota Vicentina, le temperature sono ideali, i paesaggi tolgono il fiato da quanto sono belli. Certamente l’afflusso di pellegrini non sarà mai neanche vagamente paragonabile a quello del Cammino di Santiago, però può rappresentare anche un’esperienza diversa da quella che hai già fatto. Inoltre è vero che ci sono molto meno persone, però qualcuno si trova sempre, soprattutto se intendi dormire negli ostelli, dove come ben sai, fare amicizia è una cosa estremamente naturale.
Diciamo quindi che se la tua priorità è quella di stare con la gente e magari fare festa la sera, allora ti converrebbe restare sul Cammino Portoghese. Se invece sei disposto a trascorrere alcune ore da solo a godere della natura che ti circonda, per poi fare incontri la sera, allora la Rota Vicentina di certo non ti deluderà. Poi sai bene che negli ostelli quando ci si conosce spesso si finisce per camminare tutti insieme. L’aspetto positivo comunque è che qualunque scelta farai sono certo che ti piacerà tantissimo, proprio perché sono due cammini straordinari.
Fammi sapere cosa sceglierai e come andrà la tua avventura. Un forte abbraccio
Ciao Maurizio,
grazie mille per la tua risposta! 🙂 Ho finalmente preso la mia decisione: partirò per la Rota Vicentina… Alla fine del cammino mi fermerò due giorni a Lagos. I due giorni successivi non so ancora cosa farò, forse tornerò alla tappa che mi è piaciuta di più e gli ultimi due giorni di viaggio li passerò a visitare Lisbona. Ti farò sapere come è andata al mio ritorno. Ancora mille grazie per i consigli. Un abbraccio, David.
ciao Maurizio,
bellissimo articolo e molto utile, volevo chiederti se ci sono punti esposti che possano dar problemi a chi soffre di vertigini, e se si possono evitare in tal caso. per dormire hai prenotato in anticipo? noi partiamo il 10 maggio. Sempre buon cammino!!
Graziella
Ciao Graziella,
grazie di cuore dei complimenti!
– Il percorso presenta spesso punti esposti, alcuni in effetti trasmettono una sensazione di vertigini anche a chi solitamente non ne soffre. Detto questo però non avrai nessun problema, questo perchè seppur esposto, il sentiero è sempre piuttosto largo quindi ti permette di non camminare a bordo della falesia e di rimanere diversi metri più verso l’interno. Per intenderci quindi ti basta non sporgerti e il gioco è fatto. Vedrai che ce la farai perfettamente.
– Per quel che riguarda le strutture alberghiere o ostelli io non avevo prenotato nulla, proprio perchè quando faccio cammini non mi piace mettermi dei paletti da rispettare e vedo di giorno in giorno dove arrivo senza impormi nulla. Il sentiero non è particolarmente frequentato e a maggio non siamo di certo in alta stagione. D’altro canto è anche vero che le strutture sono poche. Quindi se ti fa stare più tranquilla e hai già deciso esattamente le tappe che farete puoi anche prenotare. Io ho affrontato il cammino ad aprile e non c’era davvero nessuno. A maggio ipotizzo ci sarà qualcuno in più, ma dubito che troverai folle di pellegrini.
Fammi sapere una volta tornata come è andato il cammino! Un forte abbraccio e buon cammino!
Maurizio
Buongiorno Maurizio..ho finito qualche giorno fa il mio secondo cammino di Santiago.
Fatti entrambi con mio figlio che ha 12 anni. Il primo, l’anno scorso, abbiamo scelto di fare tutta la senda litoral con variante espirituale in barca. Quest’anno abbiamo variato con tappe sul centrale. Devo ammettere che, sarà perché era il primo.. sarà che amo godere della vista sull’oceano..ma quella dell’anno scorso è stata più emozionante..senza comunque togliere nulla a quella di quest’anno.
E come l’anno, già mi metto a pianificare il prossimo.
Così ho scoperto quello descritto da te..credo che sia proprio ciò che stavo cercando.. soprattutto perché vorrei farlo in solitaria.
Vorrei chiederti se è possibile intraprenderlo cercando di fare un po’ l’uno e un po’ l’altro.
Che indicazioni mi daresti?
Grazie mille per la tua attenzione e soprattutto per la tua descrizione affascinante di questo cammino.
Raffaella ☺️
Ciao Raffaella! Prima di tutto voglio complimentarmi con te per i cammini già compiuti e soprattutto per aver condiviso queste esperienze fantastiche insieme a tuo figlio. Non è per niente così scontato riuscire a fare un cammino del genere a soli 12 anni. Davvero bravissimi tutti e due.
Sono d’accordo con te che il primo cammino è spesso quello che resta più nel cuore, proprio per l’emozione che si ha nel provare tutto per la prima volta. C’è da dire poi che effettivamente la Senda Litoral possiede un fascino particolare. A tal proposito sono certo che apprezzerai tantissimo la Rota Vicentina, quindi non posso che appoggiare pienamente questo tuo nuovo progetto di viaggio. A maggior ragione se sei interessata ad un cammino più personale e solitario.
Naturalmente nessuno ti vieta di mischiare il Sentiero dei Pescatori con il Cammino Storico, vi sono infatti diversi punti di congiunzione, soprattutto a sud. Ti confesso però che i paesaggi più incredibili, persino unici in alcuni tratti, sono quelli lungo la costa, mentre quelli interni, seppur piacevoli sono simili a quelli di molti altri cammini.
Il mio consiglio se vuoi spaziare su entrambi è comunque quello di partire dal Sentiero dei Pescatori da nord verso sud. La tappa Porto Novo – Vila Nova de Milfontes per me è stata forse la più bella di tutte. Il percorso continua ad essere comunque bellissimo fino a Odeceixe dove potresti pensare di deviare verso l’interno e fare 4 tappe interne fino a Cabo Sao Vicente. Nel caso non ti piacesse quello interno puoi tornare lungo la costa facilmente in qualsiasi momento. Infine dal Cabo dove termina il Cammino Storico riprendere la costa sud fino a Lagos. Questa ultima parte è molto diversa, nel senso che ci si lascia alle spalle le zone desolare e selvagge per tornare alla civiltà attraversando mete piuttosto turistiche, ma dove comunque il fascino non manca di certo.
Spero di esserti stato utile e per qualsiasi dubbio non esitare a scrivermi. Ti auguro di tutto cuore un buon cammino Raffaella! Fammi sapere come è andata una volta tornata. Un forte abbraccio
Maurizio